roxitromicina mg 300.
AssoralAd - Ogni compressa contiene:
roxitromicina mg 150.
- [Vedi Indice]Infezioni provocate da batteri sensibili, specialmente nelle affezioni:
O.R.L.BroncopolmonariOdontostomatologicheGenitali, ad eccezione delle infezioni gonococcicheCutaneeNella profilassi della meningite da meningococco nei contatti a rischio.
Associazione con prodotti a base di ergotamina o con altri alcaloidi della segale cornuta.
In pazienti con insufficienza epatica grave, le compresse da 300 mg sono controindicate.
Poiché l'eliminazione renale di roxitromicina è limitata, non è necessario modificarne la posologia in caso di insufficienza renale.
Nel soggetto anziano (più di 65 anni) l'emivita di roxitromicina è prolungata. Tuttavia, dopo somministrazioni ripetute di 150 mg ogni 12 ore, le concentrazioni plasmatiche massime e l'area sottesa sotto la curva, allo stato stazionario, non sono diverse da quelle che si ottengono nel soggetto giovane.
Tuttavia nel paziente anziano è opportuna particolare attenzione.
Tenere il medicinale fuori della portata dei bambini.
Non ci sono interazioni cliniche significative con carbamazepina, ranitidina, idrossido di alluminio o di magnesio e contraccettivi orali a base di estrogeni e progestinici.
Negli studi su volontari non è stata evidenziata nessuna interazione con warfarina; tuttavia un aumento del tempo di protrombina o dell'I.N.R. (International Normalized Ratio), che si giustificano con episodi infettivi, sono stati riferiti in pazienti che ricevevano roxitromicina insieme ad antagonisti della vitamina K.
È stato osservato un leggero aumento delle concentrazioni plasmatiche di teofillina e di ciclosporina A che, tuttavia, non impongono generalmente una modifica della posologia della teofillina e della ciclosporina adottate.
In uno studio "in vitro" è stato osservato che la roxitromicina può spiazzare il legame proteico della disopiramide. Un tale effetto "in vivo" potrebbe determinare un aumento dei livelli plasmatici di disopiramide non legata alle proteine.
Uno studio nel volontario sano ha rivelato che la roxitromicina può far aumentare l'assorbimento della digossina. Un fenomeno simile è stato descritto anche con altri macrolidi.
La roxitromicina, al pari di altri macrolidi, può determinare un incremento dell'area sotto la curva nonché del tempo di emivita del midazolam; per ciò gli effetti del midazolam possono essere intensificati e prolungati nei pazienti trattati con roxitromicina. Non esistono evidenze che dimostrino una interazione certa tra roxitromicina e triazolam.
Alcuni macrolidi interagiscono con la cinetica della terfenadina provocando un aumento dei livelli sierici di questa. Ciò può determinare una grave aritmia ventricolare quale la "torsade de points". Sebbene una reazione di questo tipo non sia stata dimostrata con l'uso di roxitromicina, e che studi su un limitato numero di volontari sani non abbiano evidenziato alcuna interazione farmacocinetica o alterazioni ECG, tuttavia cautela deve essere usata se la roxitromicina viene prescritta con terfenadina.
Se ne sconsiglia comunque l'uso nel primo trimestre di gravidanza. Nei restanti periodi il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del Medico.
Piccole quantità di roxitromicina passano nel latte materno; se necessario occorre interrompere il trattamento delle madri o l'allattamento da parte delle stesse per evitare un eventuale rischio per il bambino.
In caso di sovradosaggio, si consiglia un lavaggio gastrico ed un trattamento sintomatico.
Non esiste un antidoto specifico.
La roxitromicina è inoltre attiva nei confronti del Mycoplasma pneumoniae, dell'Ureaplasma urealyticum e dei ceppi beta-lattamasi produttori.
Nel bambino, dopo l'assunzione a digiuno di 2,5 mg/kg, essa raggiunge rapidamente elevati tassi ematici con un picco plasmatico di 8,7 mcg/ml e con una concentrazione plasmatica che rimane a 12 ore di 3,6 mcg/ml.
La roxitromicina penetra bene nei tessuti: in particolare, dopo somministrazione ripetuta di 150 mg ogni 12 ore, le concentrazioni ottenute 6 e 12 ore dopo l'ultima somministrazione sono state di:
5,6 e 3,7 mg/kg nel polmone2,6 e 1,7 mg/kg nelle tonsille2,8 e 2,4 mg/kg nella prostata
In caso di somministrazione pediatrica si ottengono:
nelle tonsille: 2,6 mcg/g 6 ore e 1,7 mcg/g 12 ore dopo la somministrazione di dosi ripetute di 2,5 mg/kg;nelle adenoidi: 20 mcg/g 12 ore dopo la somministrazione di dosi ripetute di 2,5 mg/kg;nelle secrezioni dell'orecchio medio: 0,9 mcg/ml 12 ore dopo la somministrazione di dosi ripetute di 2,5 mg/kg.
Roxitromicina è limitatamente metabolizzata: oltre il 50% della dose assorbita viene escreta immodificata. L'eliminazione è prevalentemente fecale.
Inoltre, roxitromicina è risultata priva di attività mutagena e di effetti teratogeni e fetotossici nel topo, ratto e coniglio fino alle dosi di 200 mg/kg (40 volte la dose terapeutica).
alluminio crudo naturale, cloruro di polivinile, copolimero cloruro di vinile - acetato di vinile, resina modificante AMBS (acrilonitrile - metacrilato - butadiene - stirolo).
Scatola di 12 compresse da 150 mg:
Scatola di 6 compresse da 300 mg:
Via E. Bazzano, 14 - 16019 Ronco Scrivia (GE)
Compresse da 300 mg AIC n. 026919047
Assoral 300: 18.05.1998/31.05.2000.