ANTEPSIN 2 g polvere orale
- [Vedi Indice]Una bustina contiene:
Principio attivo
sucralfato 2g.
Polvere orale.
- [Vedi Indice]Ulcera gastrica, ulcera duodenale, gastrite acuta, gastriti croniche sintomatiche, gastropatie da FANS (antinfiammatori non steroidei), esofagite da reflusso.
1 bustina di polvere orale da 2 g due volte al giorno, salvo diversa prescrizione medica.
Antepsin 2 g polvere orale deve essere assunto a stomaco vuoto, disciolto in poca acqua.
Ipersensibilità verso i componenti.
La presenza di aspartame rende controindicato l'uso di Antepsin 2 g polvere orale nella fenilchetonuria. Generalmente controindicato in gravidanza (vedere anche "Gravidanza e allattamento").
Usare con cautela, evitando trattamenti prolungati, nei pazienti con insufficienza renale.
Evitare l'uso in pazienti emodializzati.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Il sucralfato può alterare la biodisponibilità di altri farmaci tra i quali: cimetidina, ciprofloxacina, digossina, ketoconazolo, fenitoina, norfloxacina, ranitidina, tetracicline e teofillina. Il meccanismo di queste interazioni appare essere di natura non sistemica ed è presumibilmente dovuto al legame del sucralfato con il farmaco concomitante nel tratto gastrointestinale, pertanto è consigliabile interporre un intervallo di almeno due ore tra l'assunzione di Antepsin 2 g polvere orale e quella di altri farmaci.
Sebbene gli studi condotti negli animali non abbiano messo in evidenza effetti teratogeni ed embriotossici del sucralfato, tuttavia, in mancanza di dati clinici sulla sicurezza d'uso del farmaco durante la gravidanza e l'allattamento, l'impiego di Antepsin 2 g polvere orale in queste condizioni dovrà essere attentamente valutato da parte del medico e riservato solo ai casi di effettiva necessità.
Il farmaco non influenza la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari.
L'impiego prolungato del prodotto può causare talvolta stitichezza. Altri effetti meno comunemente riportati sono: disturbi gastrointestinali (diarrea, secchezza delle fauci, flatulenza, nausea, vomito, pesantezza di stomaco), eruzione cutanea, prurito, vertigine, insonnia, cefalea, dolori lombari.
Sono stati segnalati casi di reazioni di ipersensibilità quali orticaria, angioedema, difficoltà respiratoria e rinite. Inoltre sono stati riscontrati alcuni casi di bezoario in pazienti in terapia intensiva ed in particolar modo nei bambini.
Non vi sono esperienze di sovradosaggio nell'uomo.
Il sucralfato agisce in senso terapeutico sull'ulcera gastrica e duodenale, esercitando la sua attività esclusivamente a livello locale.
Il sucralfato infatti si stratifica sulla mucosa gastroduodenale ed in particolare stabilisce un legame selettivo con le proteine del cratere ulceroso, formando una barriera protettiva contro l'ulteriore aggressione cloridro-peptica e favorendo in tal modo i processi riparativi della mucosa alterata.
Il sucralfato, inoltre, stimola la produzione di muco e bicarbonati, inibisce in larga misura l'attività pepsinica del succo gastrico ed "in vitro" ha dimostrato attività adsorbente sugli acidi biliari.
La sperimentazione farmacologica e quella clinica concordemente dimostrano l'efficacia del sucralfato nei confronti dell'ulcera peptica, nelle forme infiammatorie della mucosa gastrica e negli stati irritativi secondari all'uso di antinfiammatori non steroidei.
Prove di farmacocinetica, effettuate nel ratto, nel cane e nella scimmia utilizzando il prodotto marcato, hanno documentato che l'assorbimento gastrointestinale del sucralfato è estremamente scarso: infatti solo minime quantità di radioattività sono state rinvenute nel sangue e nelle urine, mentre la maggior parte del farmaco è risultata escreta con le feci.
Il sucralfato presenta una scarsissima tossicità. La somministrazione di 12 g/kg per via orale e di 4 g/kg per via sottocutanea od intraperitoneale nel ratto non ha dato luogo a nessun episodio letale. Anche il trattamento protratto con 4g/kg/die per via orale per 180 giorni nel ratto non ha messo in evidenza effetti tossici.
Le prove di teratogenesi e gli studi sulla funzione riproduttiva non hanno evidenziato effetti negativi sullo sviluppo embrio-fetale.
Lattosio; mannitolo; aspartame; aroma naturale tutti frutti.
Vedi "Interazioni".
60 mesi Il periodo di validità indicato si riferisce al prodotto in confezionamento integro, correttamente conservato.
Nessuna.
Bustine: costituite da un accoppiato di carta alluminio e polietilene; scatola di cartone contenente 30 bustine da 2g,
Vedi "Posologia e modo di somministrazione".
LABORATORI BALDACCI S.p.A.
Via S. Michele degli Scalzi, 73 - PISA.
Su licenza : Chugai Pharmaceutical Co. Ltd. - Tokyo (Giappone)
AIC n. 022803074.
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Prima Autorizzazione confezione bustine 2 g: ottobre 1994 / Rinnovo Autorizzazione: 1/6/1995.
y TABELLA DI APPARTENENZA DPR 309/90 - [Vedi Indice]Non soggetto al DPR 309/90.
23 / 12 /1999.
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