Interazioni - [Vedi Indice]L'associazione di Ancotil e di amfotericina B ha evidenziato, in numerosi ceppi, un reciproco potenziamento degli effetti singoli in vivo e in vitro delle due sostanze. Il potenziamento si manifesta con particolare evidenza nel caso di patogeni scarsamente sensibili alla flucitosina da sola.
Il meccanismo del sinergismo dovrebbe essere riconducibile all'aumentata penetrazione della flucitosina attraverso le membrane cellulari dei miceti sotto l'influenza dell'amfotericina B. Di conseguenza l'azione nociva, esercitata dall'amfotericina B sulle membrane cellulari fungine, verrebbe potenziata dalla flucitosina.
In caso di trattamento associato Ancotil-amfotericina B, i due farmaci vanno somministrati separatamente.
L'attività antimicotica dell'Ancotil è inibita dalla somministrazione del citostatico citarabina.
L'innocuità di Ancotil in gravidanza non è stata ancora comprovata: per questa ragione, prima di prescrivere il prodotto in caso di gravidanza, di allattamento e nelle donne in età feconda, gli eventuali rischi dovranno essere valutati rispetto ai vantaggi terapeutici.
Non sono stati finora segnalati effetti del farmaco su tali attività.
Durante il trattamento con Ancotil possono manifestarsi nausea, vomito, diarrea ed esantemi.In qualche caso sono state segnalate alterazioni ematologiche, soprattutto anemia, leucopenia e trombocitopenia, come pure un aumento degli enzimi epatici.
Meno frequentemente confusione, allucinazioni, cefalea, torpore e vertigini.
In soggetti predisposti possono manifestarsi reazioni di ipersensibilità.
Non si conoscono casi di sovradosaggio volontario di Ancotil. Nei casi di sovradosaggio relativo, causati da disfunzioni renali esiste, nei pazienti predisposti, un maggior rischio di comparsa di effetti secondari sia come frequenza che gravità. Questi effetti secondari sono comunque di regola rapidamente reversibili con opportuni aggiustamenti posologici o con l'interruzione del trattamento.
Ancotil è attivo in vivo e in vitro contro Candida, Cryptococcus ed Aspergillus e contro gli agenti della cromoblastomicosi. Dopo essere stato assorbito dalle cellule patogene, viene trasformato in 5-fluoro-uracile, al quale è dovuta l'attività antimicotica.
La maggior parte dei ceppi di miceti isolati in Europa da pazienti non ancora trattati con Ancotil (93% dei casi di candidiasi, oltre il 96% dei casi di criptococcosi) si è rivelata sensibile alla flucitosina.
La concentrazione minima inibente nei confronti di questi microorganismi è generalmente compresa fra 0,03 e 12,5 mg/ml.
Una resistenza alla flucitosina può svilupparsi, in corso di trattamento con Ancotil, in ceppi inizialmente sensibili. È perciò consigliabile eseguire test di sensibilità all'inizio della terapia e ad intervalli regolari durante la terapia stessa: a tale scopo è assolutamente necessario utilizzare mezzi di coltura esenti da antagonisti, quali ad esempio i terreni colturali descritti da Scholer (Mycosen,13,179-188,1970) e Shadomy (Appl.Microbiol.,17, 871-877, 1969).
L'emivita della flucitosina è di 5 ore. Essa diffonde bene nei liquidi biologici, compreso il liquido cefalorachidiano.
Nei soggetti con funzionalità renale normale, la flucitosina viene eliminata principalmente per via renale: l'escrezione avviene per filtrazione glomerulare senza assorbimento o secrezione tubulare.
In media il 90% della dose somministrata viene eliminata con le urine nel giro di 48 ore, in forma pressoché totalmente immodificata.
Piccolissime quantità sono state ritrovate nelle feci.
La tossicità acuta della flucitosina per os è stata valutata nel ratto, nel topo e nel coniglio.
La DL50 nel topo e nel ratto è >4000 mg/kg; nel coniglio >300 mg/kg.
La tossicità cronica è stata valutata somministrando per os a cani dosaggi giornalieri fino a 500 mg/kg per 4 settimane: è stata riscontrata lieve anemia accompagnata o meno da leucopenia; la somministrazione per os a scimmie cebus di dosaggi giornalieri fino a 400 mg/kg per 13 settimane non ha determinato manifestazioni patologiche.
La somministrazione ripetuta nella ratta gravida ha provocato danni fetali. Non sono stati dimostrati fenomeni analoghi nel topo.
Un flacone da 250 ml contiene:
trometamolo 305 mg
sodio cloruro 2012,5 mg
acqua per preparazioni iniettabili q.b. a 250 ml.
La soluzione di Ancotil perfusione endovenosa non deve essere miscelata con altri farmaci.
2 anni: La data di scadenza si riferisce al prodotto in confezionamento integro e correttamente conservato.
Ancotil flaconi da 250 ml per perfusione endovenosa da conservarsi unicamente fra 18 e 25°C. Conservazione al di sotto dei 18°C: si può avere un precipitato che si ridiscioglie dopo un riscaldamento sino ad un massimo di 80°C per non più di 30 minuti.
Conservazione al di sopra dei 25°C: la flucitosina può trasformarsi in maniera non evidente in 5-fluorouracile, citostatico.
Flacone di vetro, chiuso con tappo perforabile di materiale elastomero ancorato al flacone mediante ghiera metallica anulare che ne impedisce l'apertura.
I flaconi sono racchiusi in un contenitore di polistirolo, a sua volta racchiuso in un astuccio di cartone, assieme al foglietto illustrativo.
Ancotil flaconi da 250 ml per infusione endovenosa
5 flaconi (250 ml) di soluzione per perfusione e.v.
all'1% (pari a flucitosina 2,5 g.).
Nessuna particolare istruzione per l'uso.
ICN PHARMACEUTICALS GERMANY GmbH
Bolongarostrabe 82 - 84
D - 65929 Francoforte sul Meno (Germania)
Ancotil 5 flaconi da 250 ml AIC n. 024753028
La vendita avviene su presentazione di ricetta medica ripetibile.
Ancotil 5 flaconi da 250 ml data del rinnovo: giugno 2000.
Sostanza non soggetta alla disciplina del DPR 309/90.
Data di (parziale) revisione del testo: giugno 2000.
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