ANATENSOL
- [Vedi Indice]Ogni confetto contiene:
Principio attivo: flufenazina dicloridrato 1 mg
Eccipienti: amido 5,27 mg, talco 15,91 mg, magnesio stearato 0,4 mg, lattosio 61,08 mg, gomma arabica 3,82 mg, sodio benzoato 0,01 mg, shellac 0,64 mg, olio di ricino 0,07 mg, gelatina 0,32 mg, calcio carbonato 18,75 mg, magnesio carbonato 0,58 mg, titanio biossido 0,21 mg, saccarosio 21,94 mg.
Confetti rotondi, biconvessi, di colore bianco, praticamente inodori.
- [Vedi Indice]Anatensol trova indicazione negli stati di ansia e di tensione della più diversa origine, derivanti da particolari situazioni familiari, da eccessivo lavoro o da sfavorevoli condizioni ambientali,nonché negli stati di reazione emotiva che si manifestano nel corso di talune malattie organiche quali le cardiovascolopatie,l'artrite, l'ulcera peptica, la cefalea, l'epilessia,il diabete, il cancro, nella tensione premestruale, nei disturbi della menopausa e della senilità. Gli stati di ansia e di tensione si manifestano con una vasta gamma di sintomi: apprensione,irrequietezza, paure ingiustificate, irritabilità, insonnia,nevrosi gastrica, nausea, vomito, cefalea, ecc.
La dose che si consiglia per la maggior parte degli adulti negli stati di ansia e di tensione è di 1 confetto (1 mg) pro die. Se necessario, nei pazienti con sintomi relativamente gravi che non abbiano risposto al dosaggio più basso, la dose giornaliera può essere aumentata ad 1 confetto due volte al giorno (2 mg) o ad una dose singola di 2 confetti (2 mg) al giorno. Le dosi che superano i 2 mg vanno somministrate con cautela. Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal Medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. È sconsigliato l'uso nei bambini della prima infanzia.
Gravi stati di depressione, turbe dell'emopoiesi, affezioni epatiche, renali e cardiache gravi, feocromocitoma ed ipersensibilità ai fenotiazinici. Da usarsi solo se strettamente necessario e con estrema cautela in associazione con i farmaci deprimenti il S.N.C. sopraindicati.
Come per tutti i neurolettici, i pazienti trattati devono essere tenuti sotto diretto controllo medico, in particolare quelli che in precedenza hanno manifestato una sensibilità abnorme alle fenotiazine.
Particolare attenzione va posta nei pazienti affetti da feocromocitoma oppure da insufficienza mitralica per gli eventuali effetti ipotensivi che si possono verificare, controllabili peraltro con noradrenalina (non con adrenalina, la cui azione può essere antagonizzata dalle fenotiazine). Un notevole rialzo della temperatura corporea può essere l'espressione di una reazione idiosincrasica e pertanto il trattamento deve essere interrotto. Le fenotiazine possono aumentare lo stato di rigidità muscolare in individui predisposti o già affetti da morbo di Parkinson o da forme Parkinson-simili, o da altri disturbi motori.
Se il paziente è in trattamento con un anticonvulsivante,può essere richiesta una dose maggiore di questo farmaco in concomitanza con la somministrazione del prodotto.
Avvertenze In corso di trattamento con farmaci antipsicotici è stato riportato un complesso di sintomi, potenzialmente fatale,denominato Sindrome Neurolettica Maligna. Manifestazioni cliniche di tale sindrome sono: iperpiressia, rigidità muscolare,acinesia, disturbi vegetativi (irregolarità del polso e della pressione arteriosa, sudorazione, tachicardia, aritmie); alterazioni dello stato di coscienza che possono progredire fino allo stupore e al coma. Il trattamento della S.N.M. consiste nel sospendere immediatamente la somministrazione dei farmaci antipsicotici e di altri farmaci non essenziali e nell'istituire una terapia sintomatica intensiva (particolare cura deve essere posta nel ridurre l'ipertermia e nel correggere la disidratazione). Qualora venisse ritenuta indispensabile la ripresa del trattamento con antipsicotici, il paziente deve essere attentamente monitorato.
Poiché le fenotiazine possono accentuare l'azione deprimente sul sistema nervoso centrale degli oppiacei, degli antistaminici,degli analgesici e dei barbiturici, il dosaggio di questi farmaci,se impiegati contemporaneamente dovrà essere opportunamente adattato. La sensibilità all'alcool, all'atropina,agli insetticidi fosforici risulta accentuata durante la terapia con fenotiazine. L'associazione con altri psicofarmaci richiede particolare cautela e vigilanza da parte del Medico ad evitare inattesi effetti indesiderabili da interazione.
Nella donna in stato di gravidanza il farmaco va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del Medico.
Il prodotto deve essere usato con cautela dai pazienti addetti all'uso di macchinari e dagli automobilisti poiché,come ogni altro medicamento attivo sul S.N.C., può modificare i tempi di reazione.
Gli effetti collaterali che possono osservarsi dopo somministrazione di fenotiazinici sono i seguenti:
Reazioni extrapiramidali: prevalentemente sintomi di tipo discinetico per lo più controllabili con farmaci specifici. Molto rara è la discinesia tardiva persistente che si manifesta talora verso la fine o dopo trattamenti con dosi molto elevate di fenotiazine. Un sintomo premonitore sembra essere un particolare movimento vermicolare della lingua. È consigliabile ricercare questo sintomo poiché la discinesia tardiva,a differenza delle altre manifestazioni di parkinsonismo, è difficilmente reversibile.
Reazioni allergiche: segnalate eccezionalmente, caratterizzate da fenomeni cutanei localizzati o diffusi (più raramente si tratta di idiosincrasia con febbre): eritema, prurito, orticaria,eczema, edemi localizzati, fenomeni di fotosensibilizzazione, dermatite esfoliativa. Rare le crisi asmatiche.
Altre manifestazioni: alterazione del ciclo mestruale, galattorrea,ginecomastia, lieve insonnia, stato di eccitamento paradossale,ipotensione arteriosa, tachicardia, secchezza delle fauci, congestione nasale, stipsi, visione confusa, disturbi della minzione e della eiaculazione nell'uomo.
Sia pure con frequenza estremamente bassa, sono stati descritti,a seguito di trattamento con fenotiazinici, danni a carico del fegato con ittero e della crasi ematica con agranulocitosi e trombocitopenia.
Vedi "Speciali precauzioni per l'uso"e "Avvertenze".
Anatensol (flufenazina dicloridrato) è un efficace modificatore del comportamento, particolarmente indicato per il trattamento degli stati di ansia e di tensione. Come documenta l'esperienza clinica, Anatensol è un farmaco di considerevole efficacia nel trattamento degli stati ansiosi della più diversa origine, derivanti da particolari situazioni familiari, da eccessivo lavoro o da altre sfavorevoli condizioni ambientali, e degli stati di reazione emotiva che si manifestano nel corso di talune malattie organiche o disturbi fisici quali cardiopatie, artrite, tensione premestruale, sindrome della menopausa, senilità, ulcera peptica, diabete ed altre condizioni morbose. Anatensol è presentato in confetti ciascuno contenente 1 mg di flufenazina dicloridrato. Il problema relativo alla sede e al meccanismo d'azione dei derivati fenotiazinici in generale, e quindi anche dell'Anatensol,non è stato ancora definitivamente chiarito. Secondo i risultati di ricerche cliniche e sperimentali, il punto di attacco di questo gruppo di farmaci sarebbe costituito dalla regione ipotalamica e dalla sostanza reticolare del diencefalo. I farmaci in questione agiscono inoltre sul sistema nervoso vegetativo con un effetto di tipo periferico.
Non segnalate.
60 mesi.
Il prodotto può essere conservato alle normali condizioni ambientali.
Blister bianco opaco da 25 confetti, confezionato in astuccio pieghevole di cartone
BRISTOL-MYERS SQUIBB S.p.A
Via del Murillo, Km 2.800 - 04010 Sermoneta (LT)
AIC n. 018281028
Data della prima commercializzazione: Aprile 1961.
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Non rientra.
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