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Infezioni da germi sensibili all’amoxicillina: infezioni
acute e croniche delle vie respiratorie, infezioni
otorinolaringoiatriche e stomatologiche; infezioni
dell’apparato urogenitale, infezioni enteriche e delle vie
biliari; infezioni dermatologiche e dei tessuti molli; infezioni
di interesse chirurgico.
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Salvo diversa prescrizione medica, le dosi medie
consigliate sono le seguenti:
Compresse da 1 g - Adulti: 1 compressa 2 volte al
giorno.
Polvere per sospensione orale, sospensione per uso
pediatrico: 40-50 mg/kg/die, suddivisi in 3 somministrazioni,
una ogni 8 ore.
Orientativamente, somministrando la sospensione al 5 % ed
usando l’apposito misurino tarato, le dosi singole, in
relazione al peso corporeo del bambino, sono le seguenti: fino a
10 kg di peso corporeo: 2,5 ml ogni 8 ore; fra 10 e 25 kg di peso
corporeo: 5 ml ogni 8 ore; oltre 25 kg di peso corporeo: 10 ml
ogni 8 ore.
Le dosi sopra indicate possono essere aumentate a giudizio del
medico.
La durata del trattamento deve essere stabilita in rapporto
all’evoluzione della forma infettiva.
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Ipersensibilità ai componenti o sostanze strettamente
correlate dal punto di vista chimico. E’ controindicato�
nei pazienti ipersensibili ed allergici a penicilline e
cefalosporine.
Infezioni sostenute da microrganismi produttori di
penicillinasi.
Mononucleosi infettiva (c’è rischio accresciuto
di reazioni cutanee).
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Prima di iniziare la terapia con amoxicillina devono essere
adottate precauzioni utili a prevenire reazioni indesiderate tra
cui, in particolare, la raccolta accurata della storia del
paziente riguardo all’eventuale comparsa di reazioni di
ipersensibilità a questo o ad altri medicinali (in
particolare ad altri antibiotici). Si consideri, in proposito,
che esistono dimostrazioni cliniche e di laboratorio di una
parziale allergenicità crociata tra diversi antibiotici
beta-lattamici. Durante un trattamento prolungato con
amoxicillina devono essere eseguiti controlli periodici
ematologici, renali ed epatici, specialmente nei pazienti con
funzione epatica o renale compromessa.
Poiché una percentuale molto elevata di pazienti
affetti da mononucleosi infettiva presenta un’eruzione
cutanea dopo somministrazione di aminopenicilline,
l’amoxicillina non dovrebbe essere usata in questi
pazienti. La colite pseudomembranosa deve essere presa in
considerazione nella diagnosi differenziale delle diarree insorte
durante il trattamento antibiotico o poco dopo
l’interruzione.
Specialmente nei casi di trattamento prolungato o ad alte dosi
i pazienti devono essere sorvegliati per individuare insorgenze
di infezioni da organismi resistenti (ad es.: candidiasi orale o
vaginale).
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E’ possibile allergia crociata con la penicillina G e
con le cefalosporine. La contemporanea assunzione di allopurinolo
aumenta la frequenza di rash cutanei. La contemporanea assunzione
di contraccettivi orali riduce l’assorbimento di questi
ultimi. E’ noto un effetto terapeutico sinergico tra le
penicilline semisintetiche e gli aminoglicosidi. Il probenecid
somministrato contemporaneamente prolunga i livelli ematici delle
penicilline per competizione con le stesse a livello renale.
L’acido acetilsalicilico, il fenilbutazone o altri farmaci
antiinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con
penicilline, ne aumentano i livelli plasmatici e
l’emivita.
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Nelle donne in stato di gravidanza e nella primissima
infanzia, il prodotto va somministrato nei casi di effettiva
necessità, sotto il diretto controllo del medico.
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L’amoxicillina non ha evidenziato interferenze sulla
capacità di guidare e di usare macchinari.
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Reazioni di ipersensibilità:
- Cute
Occasionalmente: eruzione cutanea (orticarioide o eritematosa,
maculopapulosa, morbiliforme); raramente: angioedema, dermatite
esfoliativa, necrolisi epidermica tossica (sindrome di Lyell),
eritema multiforme; casi isolati di sindrome di
Stevens-Johnson.
- Sangue
Frequentemente eosinofilia; raramente anemia emolitica e test
di Coombs diretto positivo.
- Generali
Raramente reazione anafilattica con sintomi caratteristici:
ipotensione grave ed improvvisa, accelerazione e rallentamento
del battito cardiaco, stanchezza o debolezza insolite, ansia,
agitazione, vertigine, perdita di coscienza, difficoltà
della respirazione o della deglutizione, prurito generalizzato
specialmente alle piante dei piedi e alle palme delle mani,
orticaria con o senza angioedema (aree cutanee gonfie e
pruriginose localizzate più frequentemente alle
estremità, ai genitali esterni e al viso, soprattutto
nella regione degli occhi e delle labbra), arrossamento della
cute specialmente intorno alle orecchie, cianosi, sudorazione
abbondante, nausea, vomito dolori addominali crampiformi,
diarrea; reazione simil malattia da siero (orticaria o eruzioni
cutanee accompagnate da artrite, artralgia, mialgia e
febbre).
Sangue
Oltre a quelli riportati tra le reazioni di
ipersensibilità, raramente si può riscontare:
anemia, leucopenia, neutropenia, agranulocitosi, trombocitopenia,
porpora trombocitopenica, aggregazione piastrinica anormale,
prolungamento del tempo di sanguinamento o del tempo di
tromboplastina parziale attivato.
Apparato gastrointestinale
Occasionalmente: diarrea, vomito, anoressia, dolore
epigastrico, gastrite; raramente: glossite, stomatite, colite
pseudomembranosa.
Rene
Raramente nefrite interstiziale acuta.
Fegato
Raramente aumento moderato delle transaminasi sieriche, altri
segni di disfunzione epatica (colestatica, epatocellulare, mista
colestatica epatocellulare).
Sistema nervoso
Raramente cefalea, vertigine.
Generali
Raramente: superinfezioni da microrganismi resistenti.
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Finora non sono stati descritti sintomi di sovradosaggio
nell’uomo.
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L'amoxicillina è una penicillina semi-sintetica
derivata dall'acido 6-amino penicillanico. Il suo meccanismo
d'azione, come per tutte le penicilline, è di tipo
battericida e si esplica per inibizione della sintesi del
peptidoglicano costituente essenziale della parete batterica. La
molecola è attiva su numerosi microorganismi Gram positivi
e Gram negativi quali Streptococcus pyogenes, Streptococcus
viridans, Streptococcus faecalis, Diplococcus pneumoniae,
Corynebacterium� species, Staphylococcus aureus
(penicillino-sensibile), Staphilococcus epidermidis, Haemophilus
influenzae, Listeria monocytogenes, Bordetella pertussis,
Neisseria meningitidis, Neisseria gonorrhoeae, Escherichia coli,
Salmonella species, Shigella species, Proteus mirabilis, Brucella
species.
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L’amoxicillina è stabile in ambiente acido. Dopo
somministrazione orale, il farmaco viene assorbito dal 74 al 92 %
della dose somministrata con livelli ematici picco entro 1-2 ore.
Dopo 8 ore i livelli sono ancora terapeuticamente utili.
L'assorbimento non è influenzato dalla contemporanea
presenza di cibo nello stomaco. Il legame con le proteine
plasmatiche è del 20 % circa. La distribuzione nei tessuti
è particolarmente favorevole con concentrazioni elevate
soprattutto nei secreti bronchiali, specie se di tipo mucoso,
negli essudati dell'orecchio medio e dei seni paranasali. Elevate
sono anche le concentrazioni biliari. Nel liquido amniotico e nel
sangue del cordone ombelicale si raggiungono concentrazioni pari
rispettivamente al 50-80 % ed al 33 % di quelle rilevabili nel
sangue materno. I livelli liquorali sono pari al 5-10 % di quelli
serici in soggetti con meningi integre. In caso di flogosi
meningea le concentrazioni sono più elevate.
L'eliminazione avviene prevalentemente per via renale sotto forma
immodificata e terapeuticamente attiva per oltre il 70 %.
L'emivita plasmatica in soggetti con funzionalità renale
normale è di circa 1 ora. In condizioni di insufficienza
renale l'emivita aumenta fino a 5-7 ore in pazienti con clereance
della creatinina di 10-30 ml/minuto e fino a 10-15 ore in
pazienti anurici. Nei pazienti emodializzati l'emivita è
di 3,5 ore.
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La tossicità dell’amoxicillina è ridotta
ed essa anche a dosi elevate non provoca mortalità negli
animali trattati. La DL50 è risultata superiore
a 6 g/kg per via endoperitoneale nel topo e a 7 g/kg per via
orale nel topo, nel ratto adulto e giovane. Il trattamento
cronico eseguito nel ratto e nel cane con dosi di 1,8 g/kg
è stato nel complesso ben tollerato. Le prove di
trattamento eseguite nel corso di gravidanza nel ratto e nel
topo, con dosi elevate, anche superiori a 1 g, non hanno avuto
ripercussioni sull’andamento della gravidanza o sui
prodotti del concepimento.
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Una compressa da 1 g contiene:
Cellulosa microcristallina; magnesio stearato; sodio
carbossimetilamido
Un flacone di polvere per la preparazione di 100 ml di
sospensione al 5 % contiene:
Silice precipitata (Aerosil); carbossimetilcellulosa sodica;
sodio benzoato; aroma tutti frutti; - saccarosio
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In soluzione, l’amoxicillina risulta incompatibile con
Na bicarbonato, cimetidina, aminofilina, ACTH, noradrenalina,
CAF, tetraciclina, eritromicina, Vit. B e K.
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A confezionamento integro:
Compresse: 24 mesi
Sospensione estemporanea al 5 %: 24 mesi
Dopo ricostituzione della sospensione
La sospensione, previa ricostituzione, si mantiene stabile per
un periodo di 7 giorni se conservata a temperature inferiori ai
25 °C.
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Non previste per le compresse.
La sospensione, previa ricostituzione, deve essere conservata
a temperature inferiori ai 25 °C.
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Compresse: compresse contenute in blisters in alluminio
PVC/PVDC. Ogni astuccio di cartone litografato contiene,
unitamente al foglietto illustrativo, due blisters da 6 compresse
ciascuno.
Sospensione: polvere per sospensione estemporanea
contenuto in flacone� di vetro ambrato con chiusura in
politene/alluminio. Ogni astuccio di cartone litografato
contiene, unitamente al foglietto illustrativo, un flacone con
39,89 g di polvere per la preparazione estemporanea di 100 ml di
sospensione al 5 %.
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Preparazione della sospensione:
Aggiungere un po' d'acqua nel flacone ed agitare, quindi
aggiungere altra acqua, fino a raggiungere il livello indicato
sul flacone ed agitare nuovamente.
Prima dell'uso agitare bene la sospensione così
preparata.
Il dosatore corrisponde a 2,5 ml e 5,0 ml di sospensione pari
rispettivamente a 125 mg e 250 mg di amoxicillina.
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PLIVA Pharma S.p.A. via Tranquillo Cremona, 10 – 20092
Cinisello Balsamo (MI)
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Compresse 1 g A.I.C. n° 033290014/G
Polvere per sospensione� al 5 % A.I.C. n° 033290026/G
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17 novembre 1999
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Luglio 2002 – GU 200 27.08.2002
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