PRINCIPIO ATTIVO: Amoxicillina triidrato pari a 500 mg di
amoxicillina.
PRINCIPIO ATTIVO: Amoxicillina triidrato pari a 1000 mg di
amoxicillina.
PRINCIPIO ATTIVO: Amoxicillina triidrato pari a 7,5 g o a 3,75
g di amoxicillina.
Capsule, compresse, sospensione estemporanea per uso
orale.
- [Vedi Indice]
Infezioni da germi sensibili all'amoxicillina, infezioni delle
vie respiratorie, otiti medie, infezioni delle vie
genito-urinarie, infezioni delle vie biliari, infezioni di
interesse chirurgico, infezioni delle cute e dei tessuti
molli.
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Adulti: 500 mg ogni 6-8 ore (oppure 1 g ogni 8 -
12 ore).
Nella cistite e nella uretrite gonococcica
acuta: 3 g in una unica somministrazione e dopo 4 ore, ancora 1.5
g in un'unica somministrazione.
Bambini: la posologia varia da 30 a 50 mg/kg/die
suddivisi in tre somministrazioni. Orientativamente:
nel lattante, utilizzando la sospensione al 2,5%: 50 mg
/kg/die suddivisi in tre somministrazioni.
nei bambini fino a due anni, utilizzando la sospensione al 5%:
125 mg pari a 2,5 ml di sciroppo ogni 8 ore.
nei bambini da 2 a 10 anni: 250 mg pari a 5 ml di sciroppo
ogni 8 ore.
A giudizio del medico la posologia base giornaliera può
essere elevata nei gravi casi.
La durata del trattamento deve essere stabilita in rapporto
all'evoluzione della forma infettiva.
Come per ogni trattamento antibiotico, sospendere la
somministrazione non prima di 48 ore dopo lo sfebbramento e la
guarigione clinica.
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Ipersensibilità già nota alle
penicilline e cefalosporine.
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L'amoxicillina è una penicillina
semisintetica indicata per via orale nelle infezioni sostenute da
germi Gram-negativi insensibili alla penicillina G. Essa non
offre particolari vantaggi nelle infezioni da germi sensibili
alla penicillina G e non è attiva nei confronti degli
stafilococchi penicillasi-produttori e quindi scarsamente
sensibili alla penicillina G.
Reazioni di ipersensibilità e di anafilassi
gravi sono state riportate per lo più a seguito di impiego
parenterale di penicillina, molto raramente a seguito di impiego
orale. L'insorgenza di tale reazioni è, comunque,
più frequente in soggetti con anamnesi di
ipersensibilità verso allergeni multipli di asma, febbre
da fieno e orticaria.
E' possibile allergia crociata con penicillina G, altre
penicilline semisintetiche e cefalosporine. Prima di iniziare la
terapia è necessaria una anamnesi accurata. in caso di
reazione allergica interrompere il trattamento ed istituire una
terapia idonea (antistaminici, corticosteroidi) o in presenza di
anafilassi, un immediato trattamento con adrenalina od altre
opportune misure di emergenza. L'uso prolungato di penicilline,
così come altri antibiotici, può favorire lo
sviluppo di microrganismi non sensibili e/o di infezioni fungine.
In tale evenienza si richiede l'adozione di adeguate misure
terapeutiche.
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E' noto un effetto terapeutico sinergico tra le
penicilline semisintetiche e gli aminoglicosidi. Il probenecid
somministrato contemporaneamente prolunga i livelli ematici delle
penicilline per competizione con le stesse a livello renale.
L'acido acetilsalicilico, il fenilbutazone ed altri farmaci
antiinfiammatori a forti dosi, somministrati in concomitanza con
penicilline e cefalosporine, ne aumentano i livelli plasmatici e
l'emivita. La contemporanea assunzione di allopurinolo aumenta la
frequenza di rash cutanei. La contemporanea assunzione di
contraccetivi orali riduce l'assorbimento di questi ultimi.
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Nelle donne in stato di gravidanza e
allattamento il prodotto va somministrato in casi di effettiva
necessità e sotto il diretto controllo del medico.
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Non sono note interferenze sulla capacità
di guida e sull'uso di macchine.
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Con l'impiego delle penicilline in genere le
eventuali reazioni secondarie sono essenzialmente limitate a
fenomeni di ipersensibilità. Essi sono costituiti in
genere da eruzioni cutanee di tipo eritema multiforme o
maculopapuloso, prurito, orticaria.
L'uso prolungato di penicilline, come di altri
antibiotici, può favorire lo sviluppo di microrganismi non
sensibili, inclusi i funghi; caso che richiede l'adozione di
adeguate misure terapeutiche. E' sempre raccomandabile eseguire,
durante i trattamenti prolungati con dosi elevate, controlli
periodici della crasi ematica e della funzionalità epatica
renale. Altre reazioni secondarie, anche se rare, possono
manifestarsi a carico dell'apparato gastrointestinale con
glossite, stomatite, nausea, vomito e diarrea. Eccezionali e di
incerto significato sono le variazioni del tasso delle
transaminasi. Altrettanto infrequenti sono le reazioni secondarie
a carico dell'apparato emolinfopoietico: anemia, trombocitopenia,
porpora, eosinofilia, leucopenia e agranulocitosi. Sono in genere
reversibili con l'interruzione della terapia e ritenute anch'esse
espressione di ipersensibilità.
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Finora non sono stati descritti sintomi di
sovradosaggio nell'uomo. In caso di ingestione di dosi eccessive
del farmaco, gli interventi di emergenza dovranno essere rivolti
a contrastare i sintomi che si possono presentare.
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L'amoxicillina è una penicillina
semisintetica derivata dall'acido 6-amino penicillanico. Il suo
meccanismo d'azione, come per tutte le penicilline, è di
tipo battericida e si esplica per inibizione della sintesi del
peptidoglicano costituente essenziale della parete batterica. La
molecola è attiva su un gran numero di microrganismi
Gram-Positivi e Gram-Negativi quali Streptococcus pyogenes, Srt.
viridans, Str. faecalis, Diplococcus pneumoniae, Corynebacterium
species, Staphylococcus aureus (penicillino-sensibile),
Staphylococcus epidermidis, Haemofilus influenzae, Listeria
monocytogenes, Bordetella pertussis, Neisseria meningitidis, N.
gonorrhoeae, Escherichia coli, Salmonella specie, Shigella
species, Proteus mirabilis, Brucella species.
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L'amoxicillina è stabile in ambiente acido. Dopo
somministrazione orale il farmaco viene assorbito dal 74% al 92%
e raggiunge il picco massimo dopo 1-2 ore. Dopo 8 ore i livelli
sono ancora terapeuticamente utili. L'assorbimento non è
influenzato dalla contemporanea presenza di cibo nello stomaco.
Il legame con le proteine plasmatiche è del 20% circa. La
distribuzione nei tessuti è particolarmente favorevole con
concentrazioni elevate soprattutto nei secreti bronchiali, specie
se di tipo mucoso, negli essudati dell'orecchio medio e dei seni
paranasali. Elevate sono anche le concentrazioni biliari. Nel
liquido amniotico e nel sangue del cordone ombelicale si
raggiungono concentrazioni pari rispettivamente al 50-80% e al
33% di quelle rilevabili nel sangue materno. I livelli liquorali
sono pari al 5-10% di quelli sierici in soggetti con meningiti
integre. In caso di flogosi meningea le concentrazioni sono
più elevate. L'eliminazione avviene prevalentemente per
via renale sotto forma immodificata e terapeuticamente attiva per
oltre il 70%. L'emivita plasmatica in soggetti con
funzionalità renale normale è di circa 1 ora; in
condizioni di insufficienza renale, l'emivita aumenta fino a 5-7
ore i pazienti con Ccr di 10-30 ml/min, e fino a 10-15 ore in
pazienti anurici; nei pazienti emodializzati l'emivita è
di 3,5 ore.
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La DL 50 è compresa tra 4,8 e
7,5 g/kg a seconda della specie animale. L'amoxicillina è
priva di effetti embriotossici e teratogeni negli animali
testati. I dati degli studi di tossicità acuta su varie
specie animali anche a posologie di molto superiori a quelle
terapeutiche indicano che il farmaco è privo di effetti
tossici. Anche per somministrazioni prolungate non ha provocato
alterazioni a carico dei vari organi.
L'amoxicillina è risultata inoltre non
embriotossica né teratogena.
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Capsule: magnesio stearato, gelatina, titanio biossido,
indigotina.
Compresse: talco, sodio carbossimetilamido, magnesio
stearato, silice precipitata, cellulosa microcristallina.
Sospensione: aroma ciliegia, sodio citrato anidro,
acido citrico, sodio benzoato, saccarosio.
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Non sono stati evidenziati casi di
incompatibilità.
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In confezionamento integro:
capsule da 500 mg: 3 anni
compresse da 1 g: 3 anni
granulare per sospensione 2,5% e 5%: 2 anni
Previa ricostituzione del prodotto: la sospensione
ricostituita è stabile per una settimana a 2-8°C; dopo
tale periodo la perdita di attività terapeutica ne
sconsiglia l'impiego.
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Conservare al riparo della luce
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Capsule: blister in accoppiato alluminio/PVC bianco, da 12
capsule inserito in astuccio di cartone.
Compresse: blister in accoppiato alluminio/PVC bianco, da 8 o
12 compresse, inserito in astuccio di cartone.
Sospensione estemporanea: 66,66 g di granulare per 100 ml di
sospensione, contenuti in un flacone di vetro chiuso
ermeticamente con un tappo di alluminio verniciato, inserito in
un astuccio di cartone litografato, unitamente ad un cucchiaio di
plastica graduato ed al foglio illustrativo.
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La preparazione della soluzione estemporanea viene effettuata
aggiungendo acqua fino al livello indicato sul flacone stesso.
Dopo aver agitato, se occorre, aggiungere nuovamente acqua fino
al suddetto livello. Agitare sempre la sospensione prima
dell'uso.
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Francia Farmaceutici Industria Farmaco Biologica S.r.l., Via
dei Pestagalli, 7 Milano.
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12 capsule 500 mg �������������������� A.I.C. 030051027/G
8 compresse 1 g������������������������ A.I.C. 030051039/G
12 compresse 1 g������������������������ A.I.C.
030051041/G
Sosp.est. 2,5%��������������������������� A.I.C.
030051054/G
Sosp.est 5%������������������������������� A.I.C.
030051066/G
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DM 8 novembre 1993, Suppl. n 115, G.U. n. 295 del
17.12.1993.
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30 ottobre 2000
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