ALPHA D3
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Capsule - Ogni capsula contiene: | |
Principio attivo: 1-alfa-idrossicolecalciferolo | mg 0,25 mg 1,0 |
Gocce orali - Ogni ml (40 gocce) contiene: | |
Principio attivo: 1-alfa-idrossicolecalciferolo | mg 2,00 |
Ogni goccia contiene mg 0,05 di 1-alfa-idrossicolecalciferolo |
Capsule molli, gocce orali.
Il farmaco trova particolari indicazioni, oltre che nei disturbi del ricambio fosfocalcico, in tutte quelle forme patologiche nelle quali risulta inibita o ridotta l'idrossilazione renale della vitamina D. Alpha D3 è disponibile in capsule e gocce. La forma in soluzione è di facile somministrazione soprattutto nei pazienti, quali anziani e bambini, nei quali l'assunzione di forme farmaceutiche solide può essere difficoltosa.
- [Vedi Indice]Osteodistrofia da insufficienza renale in dialisi o meno. Ipoparatiroidismo. Rachitismo ed osteomalacia D-resistente o D-dipendente (pseudo-deficitaria). Rachitismo ed osteomalacia da alterazioni renali dovute al metabolismo della vitamina D. Osteoporosi post-menopausale.
Dosaggio iniziale suggerito per tutte le indicazioni:
- Adulti e ragazzi sopra i 20 kg di peso corporeo: 1mg al giorno.
- Bambini sotto i 20 kg di peso corporeo: 0,05 mg/kg/die.
Successivamente la dose può essere aggiustata secondo la risposta. A seconda delle necessità e del peso dei pazienti, la specialità è disponibile in capsule (0,25 mg e 1 mg) e in gocce (40 gocce per ml: 0,05 mg per goccia).
Stati di ipercalcemia. Ipersensibilità individuale accertata verso la vitamina D.
Avvertenze
Poiché l'1-alfa-OHD3 è il precursore del metabolita attivo della vitamina D3 , la vitamina D così come i suoi derivati, non vanno somministrati durante il trattamento con Alpha D3. L'iperdosaggio di qualsiasi forma di vitamina D determina manifestazioni anche gravi. L'ipercalcemia provocata da un eccesso di dose di vitamina D o suoi metaboliti può anche richiedere terapie di emergenza. L'ipercalcemia, se cronicizzata, potrebbe infatti provocare calcificazioni vascolari generalizzate, nefrocalcinosi e calcificazioni di altri tessuti molli. È perciò necessario accertarsi che la cifra ottenuta moltiplicando il valore della calcemia per quello della fosfatemia (Ca x P) non superi 70. L'esame radiografico delle regioni anatomiche, sede di possibili calcificazioni, può risultare utile per una diagnosi precoce.
Il prodotto, nella confezione gocce, contiene l'11% di alcool etilico. Per ogni dose, pari a 20 gtt, vengono ingeriti 0,055 grammi di alcool.
Particolare cautela dovrebbe essere quindi usata nella somministrazione nei soggetti con malattie epatiche, alcolismo, epilessia, traumi o malattie cerebrali così come nelle donne in gravidanza e nei bambini.
L'alcool può modificare o aumentare l'effetto dei farmaci.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
Precauzioni per l'uso
Poiché l'iperdosaggio di Alpha D3 può provocare ipercalcemia ed in certi casi ipercalciuria, la calcemia va dosata almeno due volte la settimana nella fase di aggiustamento della posologia. Una volta stabilita la dose giornaliera ottimale, è sufficiente un controllo mensile della calcemia. La caduta dei valori della fosfatasi alcalina anticipa in genere la comparsa dell'ipercalcemia e può essere un sintomo premonitore di quest'ultima. Qualora si instaurasse una ipercalcemia, il farmaco ed eventuale supplemento di calcio dovranno essere temporaneamente interrotti fino alla rinormalizzazione generalmente rapida della calcemia. Il trattamento potrà quindi essere ripreso ad un dosaggio inferiore. Alpha D3 va somministrato con cautela nei pazienti sotto trattamento digitalico, in quanto l'ipercalcemia può aggravare in tali pazienti una aritmia cardiaca. Poiché Alpha D3 influenza il trasporto dei fosfati nell'intestino, nel rene e nelle ossa, la contemporanea somministrazione di sostanze fosforofissatrici va adattata ai valori della fosfatemia (tassi normali: 2-5 mg 100 ml).
Il contemporaneo impiego di anticonvulsivanti con proprietà di induzione enzimatica (barbiturici, difenilidantoina) può determinare una minor risposta all'1-alfa-OHD3 con necessità di incrementare il dosaggio. Anche un eccessivo uso di preparati contenenti alluminio può interferire con l'efficacia del farmaco. Studi sugli animali hanno suggerito un possibile potenziamento dell'azione del warfarin quando somministrato con calciferolo. Sebbene non vi siano simili evidenze con l'impiego dell'1-alfa-OHD3 è opportuno usare cautela quando i due farmaci vengono usati contemporaneamente. I farmaci contenenti magnesio non debbono essere somministrati durante il trattamento con Alpha D3 onde evitare la comparsa di ipermagnesemia. La colestiramina può ridurre l'assorbimento intestinale delle vitamine liposolubili e quindi anche di Alpha D3.
Il prodotto non va somministrato in gravidanza e durante l'allattamento.
Nessuna nota.
Se la posologia è conforme alle effettive esigenze individuali, Alpha D3 è ben tollerato. In caso contrario, poiché il prodotto ha una attività D-vitaminica, possono comparire effetti collaterali che risultano analoghi a quelli dell'ipervitaminosi D, cioè una sindrome ipercalcemica, oppure manifestazioni tossiche da calcio (a seconda della gravità e durata dell'ipercalcemia). Queste manifestazioni sono di tipo sia acuto che cronico. Le prime includono debolezza, cefalea, sonnolenza, nausea, vomito, secchezza delle fauci, stipsi, dolori ossei e muscolari, in fase successiva possono comparire disturbi della minzione, congiuntivite (da calcificazione), fotofobia, pancreatite, rinorrea, pruriti, ipertermia, diminuzione della libido, albuminuria, ipercolesterolemia, aumento della SGOT e SGPT, calcificazioni ectopiche, ipertensione, aritmie cardiache e raramente psicosi. Poiché il tempo di emivita del calcitriolo è breve, la normalizzazione di una eventuale ipercalcemia avviene in pochi giorni dalla sospensione del trattamento con Alpha D3, comunque più rapidamente che non nel corso della terapia con vitamina D o suoi metaboliti.
In caso di grave ipercalcemia per accidentale iperdosaggio, dopo aver temporaneamente sospeso il farmaco, si possono somministrare diuretici assieme a liquidi per via intravenosa o corticosteroidi.
L'1-alfa-idrossicolecalciferolo (1-alfa-OHD3 ) è un prodotto ottenuto per sintesi ed è nell'organismo prontamente convertito nel fegato a 1,25 (OH)2 D3 che rappresenta il metabolita attivo attraverso il quale la vitamina D esplica il suo effetto sull'omeostasi fosfo-calcica. Nell'organismo il metabolismo della vitamina D è caratterizzato da una prima idrossilazione che avviene nel fegato con la formazione di 25-OHD3 e da una seconda idrossilazione renale che determina la formazione dell'1,25 (OH)2 D3 . La somministrazione dell'1-alfa-idrossicolecalciferolo pertanto permette di eludere la fase metabolica a livello renale della trasformazione della vitamina D e ottenere ugualmente la produzione del suo metabolita attivo. La sua attività farmacologica e clinica quindi si esplica nei casi in cui l'1-alfa-idrossilazione renale è assente o diminuita sia per un danno renale, sia per una carenza dei fattori extrarenali che regolano la conversione del 25-OHD3 a 1,25 (OH)2 D3 . Il trattamento con 1-alfa-OHD3 è caratterizzato da bassi dosaggi e da una notevole rapidità di azione con cui determina aumenti dell'assorbimento intestinale del calcio e innalzamento delle concentrazioni del calcio nel siero. I rischi di ipercalcemia sono minimizzati anche per la brevità della durata dell'azione di Alpha D3 e dal fatto che la conversione dell'1-alfa-OHD3 a 1,25 (OH)2 D3 è regolata con un meccanismo di feedback dal composto diidrossilato stesso.
1-alfa-OHD3 (Alpha D3) possiede le seguenti caratteristiche farmacocinetiche:
viene assorbito a livello del piccolo intestino;si distribuisce primariamente nel fegato e solo in piccola percentuale nella mucosa intestinale;a livello del fegato viene metabolizzato a 1,25(OH)2 D3 con estrema rapidità;viene eliminato sotto forma di 1,25 (OH)2 D3 con le feci.
L'eliminazione avviene in parte anche per via urinaria sotto forma di un composto più polare dell'1-alfa-OHD3 .
Tossicità acuta
DL50 nel topo, nel ratto e nel cane p.o. (maschi e femmine): 476-440 mcg/kg; 340-720 mcg/kg; >500 mcg/kg.
DL50 nel topo e nel cane e.v.: 71-56 mcg/kg; >200 mcg/kg.
Tossicità subacuta
In ratti Wistar sono state somministrate dosi comprese tra 0,5 e 50 mcg/kg al giorno per un mese. Sono stati presi in considerazione parametri clinici e di laboratorio ed è stata eseguita l'autopsia dopo il sacrificio. L'azione principale dell'1-alfa-OHD3 (Alpha D3) si è estrinsecata sotto forma di necrosi delle arteriole a livello del miocardio, del tratto gastroenterico e dei muscoli volontari con degenerazione e fibrosi muscolare.
Tossicità cronica
1-alfa-OHD3 (Alpha D3) è stato somministrato ai ratti per 6 mesi a dosaggi compresi tra 0,02 e 2,5 mcg/kg al giorno. Alterazioni istologiche sono state rinvenute a livello del rene, del cuore, dell'aorta, dei testicoli, del timo, e della mucosa intestinale. Gli effetti principali sono risultati dipendenti dall'ipercalcemia. La somministrazione orale quotidiana di 0,02 mcg/kg per 6 mesi si è dimostrata priva di tossicità. La stessa dose si è dimostrata non tossica nel cane dopo somministrazione ripetuta per un anno.
Capsule | mg 0,25 | mg 1 |
Ogni capsula contiene: | | |
alcool etilico assoluto | mg 1,2 | mg 1,2 |
acido citrico anidro F.U. | mg 0,015 | mg 0,015 |
propile gallato | mg 0,020 | mg 0,020 |
d, l alfa-tocoferolo F.U. | mg 0,020 | mg 0,020 |
olio di arachidi F.U. | mg 98,744 | mg 98,744 |
Composizione dell'involucro: | | |
gelatina F.U. | mg 52,410 | mg 52,410 |
glicerina F.U. | mg 14,110 | mg 14,110 |
sodio p-idrossibenzoato di etile | mg 0,20 | mg 0,20 |
sodio p-ossibenzoato di propile | mg 0,10 | mg 0,10 |
sorbitolo soluzione F.U. | mg 11,080 | mg 11,080 |
giallo arancio S (E110) | - | mg 0,10 |
eritrosina (E127) | mg 0,10 | - |
Gocce orali
Ogni ml (40 gocce) contiene: olio di ricino idrogenato poliossilato mg 22,60; acido citrico anidro mg 0,14; sodio citrato biidrato mg 10,70; d, l -alfa-tocoferolo mg 0,02; metil p-idrossibenzoato mg 1,50; alcool etilico mg 118,00; sorbitolo soluzione 70% non cristallizzabile mg 645,70; acqua depurata q.b.a ml 1,00.
Nessuna nota.
A confezionamento integro
Capsule da 1,0 mg: 30 mesi.
Capsule da 0,25 mg: 24 mesi.
Gocce orali: 24 mesi.
Conservare al riparo dalla luce e da fonti di calore
Alpha D3 capsule 1,0 mg - Scatola da 30 capsule
Alpha D3 capsule 0,25 mg - Scatola 30 capsule
Blister alluminio/alluminio termosaldante
Alpha D3 gocce: Flacone da 10 ml in vetro
con contagocce (40 gocce per ml)
Nessuna particolare istruzione per l'uso.
TEVA PHARMA B.V.
Industrieweg 23 - 3640 AE Mijdrecht, Olanda
Rappresentante esclusivo per l'Italia:
Segix Italia S.p.A. - Via del Mare, 36 - 00040 Pomezia (RM)
Alpha D3 0,25 mg capsule AIC n. 029008012
Alpha D3 1 mg capsule AIC n. 029008024
Alpha D3 gocce 10 ml AIC n. 029008036
Da vendersi dietro presentazione di ricetta medica.
Alpha D3 0,25 mg capsule 19 giugno 1998
Alpha D3 1 mg capsule 19 giugno 1998
Alpha D3 gocce 10 ml 19 giugno 1998
Sostanza non soggetta alla disciplina del D.P.R. 309/90
16/10/1998.
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