Aceclofenac è un antiinfiammatorio
non-steroideo, appartenente alla classe degli analoghi dell'acido
fenilacetico.
- [Vedi Indice]
Trattamento di malattie osteo-articolari croniche
quali osteoartrosi, artrite reumatoide, spondilite anchilosante e
di reumatismi extra articolari quali periartriti, tendiniti,
borsiti, enteriti.
Trattamento degli stati dolorosi acuti di
differente eziologia quali sciatalgie, lombalgie, mialgie,
dismenorrea primaria, dolore conseguente a traumi di varia
natura, odontalgia.
In particolare Airtal nelle formulazioni
iniettabili e supposte è indicato nel trattamento
sintomatico degli stati dolorosi acuti a carico dell'apparato
muscolo scheletrico e di spasmi della muscolatura liscia quali ad
esempio coliche renali, attacchi acuti di gotta, dolore
post-episiotomia, dolore post-operatorio, dolore oncologico.
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AIRTAL 100 mg compresse rivestite
Adulti
La dose giornaliera raccomandata è di 2
compresse rivestite al giorno (200 mg/die), una compressa
rivestita ogni 12 ore.
Le compresse rivestite vanno ingerite con un
sufficiente quantitativo di acqua.
AIRTAL 100 mg polvere per sospensione orale
La dose giornaliera è di 2 bustine al
giorno (200 mg/die) 1 bustina ogni 12 ore. Le bustine devono
essere sciolte in 40-60 ml di acqua ed ingerite
immediatamente.
Sia le compresse rivestite che le bustine vanno
assunte preferibilmente durante i pasti.
AIRTAL 200 mg supposte
1 supposta (200 mg/die) preferibilmente alla sera
prima di coricarsi.
AIRTAL 150 mg/4 ml polvere e solvente per
soluzione iniettabile
La dose giornaliera consigliata è di 1
iniezione (150 mg) una o due volte al giorno secondo parere del
medico.
Dopo ricostituzione del liofilizzato con
l'apposito solvente, iniettare la soluzione ottenuta per via i.m.
in profondità nel quadrante supero-esterno della
natica.
Airtal iniettabile non deve essere somministrato
per più di tre giorni a dosaggio pieno; qualora fosse
necessario, per il trattamento analgesico o antiinfiammatorio si
consiglia di ricorrere ad altre formulazioni di Airtal
rispettando l'intervallo posologico di 12 ore. In questo caso la
dose massima raccomandata è la seguente: Airtal
iniettabile 150 mg - Airtal, compresse rivestite o bustine, 100
mg.
Bambini
Attualmente non sono disponibili dati clinici
sull'uso del farmaco in pediatria, pertanto se ne sconsiglia la
somministrazione.
Anziani
Nei pazienti anziani il profilo farmacocinetico di
aceclofenac non risulta modificato, quindi non si ritiene
necessario modificare la posologia. Tuttavia, come per altri
FANS, si dovrebbe prestare attenzione al trattamento di pazienti
anziani con compromessa funzionalità renale, epatica, con
alterazioni cardiovascolari o sottoposti contemporaneamente ad
altri trattamenti farmacologici.
Pazienti con lieve insufficienza
renale
Come per altri FANS, il farmaco deve essere
somministrato con cautela anche se non sono emerse evidenze
cliniche tali da indurre una riduzione della dose.
Pazienti affetti da insufficienza
epatica
In pazienti con insufficienza epatica è
consigliabile ridurre la dose iniziale a 100 mg/die.
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Il prodotto è controindicato nei casi di
ipersensibilità verso aceclofenac o a farmaci
antinfiammatori non steroidei, incluso l'acido acetilsalicilico,
nonché in caso di ipersensibilità verso altri
componenti del prodotto stesso.
Come altri antiinfiammatori non steroidei,
aceclofenac è controindicato in quei pazienti nei quali si
siano verificati, dopo assunzione di acido acetilsalicilico o di
altri farmaci inibitori della prostaglandin-sintetasi, accessi
asmatici o altre reazioni allergiche (orticaria, rinite, edema,
rash, broncospasmo).
Il prodotto non deve essere usato in caso di
ulcera gastro-duodenale o di emorragie a livello del tratto
gastrointestinale e nei soggetti con diatesi emorragica.
Inoltre il farmaco è controindicato in
pazienti affetti da grave insufficienza epatica e renale.
Airtal nella formulazione supposte non deve essere
somministrato a pazienti con disturbi emorroidari, proctite o
altre lesioni locali in atto o presenti nell'anamnesi
recente.
Il farmaco non deve essere usato nei bambini.
Airtal è altresì controindicato in gravidanza,
particolarmente in prossimità del parto (soluzione
iniettabile) e durante l'allattamento (vedere "Uso in gravidanza
e allattamento").
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Come altri FANS, il prodotto dovrebbe essere somministrato con
cautela e sotto stretto monitoraggio a pazienti nei quali siano
presenti le seguenti condizioni: disturbi gastrointestinali,
ulcera peptica pregressa, colite grave, morbo di Crohn, disturbi
della coagulazione ed ematologici. Analoghe precauzioni vanno
assunte nel somministrare il prodotto a soggetti con compromessa
funzionalità epatica, cardiaca, renale o convalescenti da
interventi chirurgici. Poiché le prostaglandine sono
fondamentali nella regolazione del flusso ematico renale, si
sconsiglia l'uso di Airtal in tutti i casi di ipoperfusione
renale.
Particolare attenzione va posta nel somministrare
Airtal a soggetti anziani con disfunzioni cardiovascolari o
sottoposti ad altri trattamenti farmacologici, quali altri
farmaci antiinfiammatori non-steroidei, antiipertensivi,
diuretici, antidiabetici o digitalici.
Come misura preventiva, i soggetti sottoposti a
trattamento a lungo termine con FANS dovrebbero essere monitorati
per quanto riguarda la crasi ematica e i parametri di
funzionalità renale ed epatica.
L'assunzione contemporanea di Aceclofenac ed
aspirina o altri farmaci antinfiammatori non-steroidei può
aumentare la frequenza di effetti collaterali.
L’uso di Airtal, come di qualsiasi farmaco
inibitore della sintesi delle prostaglandine e della
ciclossigenasi è sconsigliato nelle donne che intendono
iniziare una gravidanza.
La somministrazione di Airtal dovrebbe essere
sospesa nelle donne che hanno problemi di fertilità o che
sono sottoposte a indagini sulla fertilità.
Tenere fuori dalla portata dei bambini.
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Aceclofenac, come altri FANS, può aumentare
le concentrazioni plasmatiche di litio e di digossina.
Studi condotti su animali, indicano la
possibilità che Aceclofenac, come altri FANS, possa
interferire con l'azione dei diuretici.
Questo effetto può essere di rilevanza
clinica quando si debbono trattare pazienti ipertesi o con
compromessa funzionalità cardiaca.
Come altri FANS, Aceclofenac può aumentare
l'attività dei farmaci anticoagulanti e pertanto i
pazienti sottoposti a terapia combinata dovrebbero essere
strettamente monitorati.
Sono stati riportati casi isolati di interazione
di diclofenac con antidiabetici orali: si consiglia pertanto di
considerare la possibilità di un aggiustamento del
dosaggio degli ipoglicemizzanti. La somministrazione nell'arco
delle 24 ore di FANS e metotressato richiede particolare
prudenza, in quanto si potrebbe determinare un aumento delle
concentrazioni plasmatiche dell'agente antitumorale con
conseguente incremento della tossicità di
quest'ultimo.
Aceclofenac non ha determinato variazioni
pressorie quando somministrato con bendroflumetiazide, anche se
non va ignorata la possibilità di interazione con altri
farmaci anti-ipertensivi.
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Sebbene dagli studi sperimentali Aceclofenac non
risulti né teratogeno né embriotossico, se ne
sconsiglia l'impiego in gravidanza. L'uso del Airtal polvere e
solvente per soluzione iniettabile in prossimità del parto
determina il ritardo del parto stesso; inoltre il farmaco
può provocare, se somministrato in tale periodo,
alterazioni della emodinamica del piccolo circolo del
nascituro.
Al momento non è noto se Aceclofenac venga
escreto nel latte materno, pertanto non è consigliato
l'uso del prodotto durante il periodo di allattamento.
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Come avviene per altri FANS ed in pazienti
particolarmente predisposti, la somministrazione di Aceclofenac
potrebbe dar luogo a capogiri o ad altri disturbi nervosi
centrali: di questo dovrebbero essere informati coloro che sono
impegnati a guidare un veicolo o a utilizzare macchinari che
richiedono integrità del grado di vigilanza.
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Alle dosi terapeutiche la maggior parte degli
effetti indesiderati osservati sono risultati transitori e di
moderata entità.
Gli effetti collaterali più comunemente
segnalati sono stati i disturbi gastrointestinali come dispepsia,
dolore addominale, dolore epigastrico, diarrea, flatulenza,
vomito, nausea.
Occasionalmente sono stati riportati stomatiti,
pirosi, indigestione, secchezza delle fauci, cefalea,
capogiri.
In casi isolati sono stati osservati melena,
alterazioni del gusto, disturbi visivi, depressione, eczema,
esantema, porpora, neutropenia, trombopenia, dispnea. In alcuni
casi è stato osservato: incremento dei livelli sierici
degli enzimi epatici e di creatinina.
Con la somministrazione intramuscolare del
farmaco, sono stati segnalati casi isolati di dolore e
indurimento dei tessuti a livello del sito di iniezione.
La formulazione supposte può provocare
fenomeni di irritazione locale.
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Attualmente non sono disponibili informazioni
relative al quadro clinico derivante da sovradosaggio con
Airtal.
Pertanto le misure terapeutiche da adottare sono
quelle comunemente impiegate in caso di avvelenamento acuto da
FANS:
- l'assorbimento deve essere impedito non appena possibile per
mezzo di lavanda gastrica e trattamento con carbone attivo;
- trattamenti di sostegno e sintomatici dovrebbero essere
adottati in caso di complicazioni (ipotensione, insufficienza
renale, convulsioni, irritazione gastrointestinale e depressione
respiratoria);
- terapie specifiche, come diuresi forzata, dialisi o
emoperfusione, non permettono di eliminare gli antiinfiammatori
non steroidei, a causa del loro elevato legame alle proteine
plasmatiche e del loro notevole metabolismo.
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Negli studi condotti su differenti specie animali,
Aceclofenac ha mostrato in modelli sperimentali di infiammazione
acuta e cronica un'attività analgesica ed
antinfiammatoria, in termini sia terapeutici sia di profilassi,
simile a quella di indometacina e diclofenac.
Il potere analgesico valutato su stati dolorosi
indotti sperimentalmente da stimoli di diverso tipo è
risultato confrontabile a quello di indometacina e
diclofenac.
Aceclofenac, nei modelli sperimentali utilizzati,
è altresì risultato dotato di attività
antipiretica.
Non sono state riscontrate alterazioni funzionali
a livello del sistema cardiovascolare, respiratorio e del sistema
nervoso centrale. Gli effetti a livello renale sono paragonabili
a quelli indotti da altri FANS.
Meccanismo d'azione
Aceclofenac è risultato un potente
inibitore della sintesi di prostaglandine attraverso il blocco
della cicloossigenasi, enzima che catalizza la conversione di
acido arachidonico nei suoi prodotti di degradazione.
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Studi di farmacocinetica condotti in diverse
specie animali (ratto, cane e scimmia) dimostrano che Aceclofenac
somministrato per via orale ed intramuscolare è
rapidamente assorbito sotto forma di farmaco immodificato.
Il picco plasmatico (Cmax) viene
raggiunto approssimativamente 2 ore (tmax) dopo
l'assunzione orale del farmaco. La biodisponibilità
è vicina al 100%. L'emivita plasmatica è di 4 ore.
Dopo somministrazione ripetuta non è stato osservato
accumulo a livello del compartimento plasmatico.
Aceclofenac penetra elettivamente nel liquido
sinoviale, dove le concentrazioni raggiungono circa il 57% dei
livelli plasmatici.
Aceclofenac e i suoi metaboliti hanno un'elevata
affinità per le proteine plasmatiche (>99%).
Aceclofenac è presente in circolo
principalmente come farmaco immodificato. Circa i due terzi della
dose somministrata vengono eliminati per via urinaria,
principalmente sotto forma di idrossimetaboliti.
Il profilo farmacocinetico di Aceclofenac è
sovrapponibile nell'adulto e nell'anziano.
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La tossicità di Aceclofenac è stata
valutata in differenti specie animali (topo, ratto, scimmia)
usando diverse vie di somministrazione e adottando schemi di
trattamento singolo e ripetuto.
Tossicità acuta (DL50): topo e.v. 149-169
mg/kg, p.o. 211 mg/kg; ratto e.v. 94-137 mg/kg
(maschi-femmine).
Tossicità dopo somministrazione ripetuta
(p.o.): ratto 4 settimane: assenza di tossicità fino a 3
mg/kg/die.
Dopo trattamento ripetuto sono state riscontrate
evidenze di tossicità gastrointestinale solo alle dosi
più alte, che sono risultate nel ratto 3-6 volte, nella
scimmia 5-10 volte superiori alla dose terapeutica nell'uomo.
Tali effetti tossici sono risultati reversibili in entrambe le
specie.
Aceclofenac non è risultato embriotossico
né teratogeno; non ha mostrato attività mutagena
né cancerogena.
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Compresse rivestite:
Cellulosa microcristallina, croscarmellosa sodica,
gliceril palmitostearato, polivinilpirrolidone,
idrossipropilmetilcellulosa, poliossietilene (40) stearato,
titanio biossido.
Polvere per sospensione orale:
Sorbitolo, saccarina sodica, aroma caramello,
aroma panna, aroma latte, silice colloidale anidra, aspartame,
ipromellosa, titanio diossido (E-171).
Polvere e solvente per soluzione
iniettabile:
1 flaconcino di polvere
Potassio fosfato monobasico, idrossido di
sodio.
1 fiala solvente contiene:
alcool benzilico, glicole propilenico, acqua
p.p.i. .
Supposte:
Gliceridi semisintetici solidi.
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Nessuna.
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Compresse rivestite, polvere e solvente per
soluzione iniettabile, supposte: 36 mesi a confezionamento
integro.
Polvere per sospensione orale: 24 mesi a
confezionamento integro.
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Compresse rivestite
Conservare a temperatura non superiore ai 30 °C.
Polvere per sospensione orale
Nessuna
Polvere e solvente per soluzione iniettabile
Conservare a temperatura non superiore ai 25 °C.
Supposte
Nessuna
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40 compresse rivestite 100 mg: blister
Al/Al
30 bustine di polvere per sospensione orale 100
mg: la polvere per sospensione orale viene ripartito in
bustine di carta alluminio/polietilene.
6 flaconcini di polvere liofilizzata 150 mg + 6
fiale solvente: fiala di vetro bianco - classe 1.
12 supposte 200 mg: strip di PVC.
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Nessuna.
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ALMIRALL PRODESFARMA S.A.
General Mitre, 151
08022 BARCELLONA (SPAGNA)
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40 compresse rivestite 100
mg������������������������������������� AIC nº 032773020
30 bustine polvere per sospensione orale 100
mg��������� AIC nº 032773032
6 flac. polvere liof. 150 mg + 6 fl.
solvente������������������� AIC nº 032773044
12 supposte 200
mg���������������������������������������������������� AIC
nº 032773018
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26 Luglio 2000
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